Thursday, January 31, 2008

Hey, i put some new shoes on!

Allora: un 18 in Project Management che credevo di non aver passato, un 21 in Ricerca Operativa, un nuovo Castello che mi intasa la memoria del cellulare e le scarpe nuove in World of Warcraft.
Temo la Rivincita del Destino.
Tra l'altro, vi faccio notare il bannerone qui sopra che nasconde parte del mio faccione (perchè io non so usare i css ovviamente, e metto tutto un po' alla cazzo).
Ovvio che dovete solo guardarlo.

Monday, January 28, 2008

SNR - Saturday Night Report - Consorzio Guest Star!

Come da copione, ecco che vi riempio il lunedì di stronzate, raccontandovi cos'è successo nel mio ultimo sabato sera. Purtroppo, non posso allietarvi con i "Racconti della Discoteca" come il buon Geremia, e quindi vi dovrete sorbire un paio di pagine di sbobba sul mio sabato sera post-piscina e pre-disco. Che, in definitiva, coincide con la solita visita all'ormai mitologico (come Emme Puntino, quasi) bar alternativo di Padova.
Ora, per una volta, potrò essere specifico e puntuale nella ricostruzione della serata, perchè il mio palato ha degustato solo della frizzante coca-cola quella sera. Niente alcool, perchè non c'era nessuno che potesse portarmi a casa in caso di cirrosi epatica.


Eccomi dunque indossare le lenti a contatto con una facilità quasi disarmate, se portassi armi con me. Ed eccomi, con la stessa facilità, glissare l'invito alla deviazione per Campagna Lupia, ridente pae... vabbè, quelle quattro case, e parcheggiare comodamen...ok, tipo a 20 kilometri dal locale. In fondo, non ho il cappotto con pelo di lapin per niente. Eh già.

Mentre cammino, mi compiaccio con me stesso di quanto faccia indipendente e donna in carriera andare a locali senza nessuno a seguito. Molto metropolitan, molto New York City. Molto ce l'ho solo io.
Mentre cerco altre simpatiche locuzioni, e le parole triste e sfigato si affacciano pericolosamente nella mia testa, vengo bruscamente riportato alla cruda ed eterosessuale realtà da colei che piscia per strada (storia lunga), famosa per essere l'altra metà del cielo del mio Piano D, che mi spara un "Tra ieri sera e stamattina ho fatto sesso sei volte" dritto nelle orecchie.
Un po' disorientato e schifato da questa brutta immagine di sesso eterosessuale, ribadisco il concetto che "Hai scopato sei volte tra ieri e oggi!?" a circa metà della platea lì presente, e collezionando un tripudio di facce omosessuali disgustate e facce lesbiche arrapate.
Lasciando questa donna biologica a reggere il moccolo ad una coppia di cui ho riconosciuto solo le nuche, saluto un'altra donna biologica ( scooooop! ) che risponde al nome di achamp e che da circa 20 settimane cercava di farmi conoscere l'uomo della sua vita, la sua fiamma perenne, il dick che lo fills compleately (in senso metaforico, ovviamente...). Ma che tanto deve ancora arrivare, e quindi "lascia che ti presenti uno dei miei castelli", in particolare colui che verrà d'ora in poi come Il Re Finocchio, non certo per i suoi polsi, ma solo perchè è caporeparto dell'ortofrutta in qualche supermercato del Castelfranchese.

Così, passo da un castello all'altro: Il Re Finocchio entra dentro, mentre fuori arriva il Piano D, accompagnato dagli inseparabili della macchina. Tipo i topi-paggetti di cenerentola, e lui fa la zucca. Fortuna volle che non fosse ancora mezzanotte.
Dopo l'ultimo, inutile tentativo di convincermi ad andare con loro al cinema "a vedere Raul Bova che si scopa una diciassettenne"(cit.), facendo notare al Piano D che sta per andare al cinema a vedere un film lacrimoso con 2 coppie che limoneranno dall'inizio alla fine e una donna biologica che ha scopato 6 volte in poche ore, e dopo aver conseguentemente gustato la faccia di Piano D che si trasformava in un urlo di dolore, con immagini di morte e distruzione che gli fluttuavano negli occhi, seguo l'amabile gruppo all'interno, vantandomi che "i miei occhiali non si appannano". Perchè non li ho. Esattamente.

Usando la biologica come punta (nessuno la vuole toccare) ci facciamo strada tra la massa carnosa del bar e arriviamo da Mirko, la famosa odontotecnica di Schio, in dolce attesa dell'Etero. Cioè, non che sia incinta (il suo utero sarebbe troppo acido anche per l'embrione di un visitor), solo stava aspettando un suo vecchio (nel senso di vecchio) compagno di classe, che ormai ha portato sulla strada della promisquità sessuale. Mi lancio nella scia di Mirko, seguendolo verso l'uscita mentre va a raccattare l'Etero come un camion della nettezza urbana, per andare a salutare Chicco&Co., che non ha nulla a che vedere col film Pixar, ma che avevo intravisto prima e che avevo dimenticato di salutare. E non posso certo inimicarmi Chicco. Che tra l'altro vedo molto meglio, non sbattuto come l'avevo visto quella sera d'estate all'autogrill, ma ordinato, pulito e quasi in forma, oserei dire.

Ritorno velocemente dentro, salutando Emme Puntino che è appena arrivato con la sua nuova badante, di cui ci occuperemo in un altro post. Chiacchiera qui, chiacchiera lì, flirta con uno e flirta con l'altro, la gente comincia lentamente ad andare in discoteca. Finalmente. Un po' di pace.

Aizzato dall'odontotecnica, che mi fa notare come "ti sei scopato praticamente mezza mia classe delle superiori", decido di testare la tecnica di "How to jerk a straight guy in 10 easy steps" con questo nuovo esemplare di etero con in mano un bell'invisibile rosa (invisibile = miscuglio vario di alcool imbevibile, ma rosa, e quindi molto fashion). Soccombo tuttavia dopo i primi 2 passi, un po' per la mancanza di alcool nel mio corpo, la mancanza di capelli sulle sue tempie, l'eccessiva presenza umana nel locale e altre variabili che nel video-bibbia non erano contemplate. Tipo il chiamare il tizio "Ehi, etero!". Cose carine, insomma.

Vabè insomma. Cose così. Alla fine se ne vanno anche loro, e quando ero quasi convinto ad andarmene, ecco che tra la folla di fumatori scorgo l'adorabile Gere. Adorabile perchè i suoi amici sono solitamente fighi :D

Per non smentirsi, oltre a presentarmi Angela, che credo competa per il titolo di Ultimate Fag Hag ( in senso positivo :D), l'alcolico Consorzio è lì con una coppia di tizi che, a detta loro, frequentano poco. Io, memore dei precendenti, nonostante condivida il pensiero di mezzo locale -e potrei scommettere anche quello del Consorzio- che il moro è un gran pezzo di manzo (anche perchè altrimenti il Consorzio non presenzierebbe, no?), chiacchiero amabilmente e sobriamente (coca-colicamente, direi) col moro, mentre il biondo libero professionista del mare va a salutare qualcuno. Che viene pure appellato dal moro come "lo stronzo che non mi saluta neanche", o qualcosa del genere. Non ricordo, non mi interessa, ero distratto dalla preda scoperta.
Ad ogni modo, il Consorzio -che è sulla buona strada per diventare la prossima Karen Walker, se Karen bevesse Long Island e non avesse le tette- ha poco da dire che qui ci si prova con i suoi amici fidanzati. Quando ve lo siete palpati tutti con la scusa "ah, ma ti sei messo a fare palestra?", io mi sono tenuto a debita distanza mica per niente.


Si, appunto, che pirla.
E comunque il biondo aveva la cravatta, che per me è un po' come l'aglio per i vampiri. Solo che non mi repelle perchè fa schifo -e fa puzzare l'alito-, ma perchè un uomo con la cravatta suscita in me un timore reverenziale.
Certo, non con un cesso di cravatta come quella che aveva il marito di un'amica di mia madre ieri a pranzo, che se prendeva un drappo dalla collezione barocca di qualche artista retrò e se lo metteva al collo sarebbe stato probabilmente più sobrio. Ecco.

Sunday, January 27, 2008

Round up!

Ok dunque, è ora di recuperare un po' di tempo perduto (investito) nello studio matto e scellerato che mi ha portato a predere -per ora- un diciotto in Project Management (che non è, a differenza di come son sicuro penserete, il nome di un nuovo gusto di gelato), esame che pensavo addirittura di non aver superato. E sì, benchè mi pesi un po' aver preso solo diciotto, perchè in fondo la materia mi piace, non è particolarmente complessa e il docente, benchè ingegnere, è pure un po' simpatico (ho visto una slide con la foto di Ophra, e sono venuto praticamente),nonostante tutto questo non posso permettermi di perdere altro tempo e di rifiutare i voti. E quindi lunedì mattina vado -occhiaie permettendo- a registrare sto diciotto caduto dal cielo.

Quindi, vediamo un po'. Se mercoledì ho dato l'ultimo esame di questa serie, la sera ero già fuori a festeggiare (ma solo perchè era scaduto l'abbonamento a World of Warcraft ed ero senza soldi nella postepay per rinnovare) la fine dell'isolamento ascetico con Piano D e company. Che secondo me era la vera causa della puzza da piedi insopportabile persistente nella macchina del Piano D, che ormai è stato unanimamente riconosciuto come Autista Definitivo.
Tuttavia il vero motivo per far scomodare il mio maestoso fondoschiena da casa non era festeggiare la fine dei miei esami, ma bensì il compleanno di una amica di non si sa bene chi, ma dopo quella sera, sicuramente non mia e di Piano D.
Ok, in effetti solo di Piano D. Io solo di riflesso, perchè sapete meglio di me come vanno queste cose. Voglio dire, a che livelli di zerbinaggio si può arrivare. Ad ogni modo.
La succitata amica, che per comodità chiameremo con "Ho una quarta abbondante e quel completo intimo fucsia con il pelo sintetico fuori (ma va fuori o dentro?) mi sta piccolo", mi ha fatto sviluppare una teoria che condividerò con voi prossimamente, quando avrò trovato altre conferme empiriche alla mia formula. Ovvero, che la lunghezza dei capelli delle donne sia inversamente proporzionale alla loro intelligenza. Vedi, che so, la Montalcini o la Littizzetto. D'altra parte, vedi la Marini. O la Bellucci.
Così, riempiendo la bocca di Piano D con le mie patatine (argh! le rivoglio tutte!) giusto per non fargli insultare la tettonica amica (che poi amica di chi!?!?!), la serata scorre tranquilla tra frecciatine acide e discussioni sui pesci parassiti brasiliani che crescono nella vescica.

Facciamo scorrere velocemente il nastro a venerdì sera, quando, circa verso le otto e quaranta di sera, ricevo un sms. Io, col boccone in bocca (in realtà no, qui si mangia alle sette e mezza a far tardi), impreco un po', e poi accetto di buon grado l'invito dell'oramai mitologico Emme Puntino.
Ogni giorno, nella mia casella di posta, ricevo lettere di ammiratori ed ammiratrici dello splendido Emme Puntino, che lo idolatrano come se fosse ricoperto d'oro e avesse un fallo lungo 50 centimentri. Ed autoreggente.
Ebbene, pagani, smettete di adorare tal fallica statua, perchè ormai anche lui ha raggiunto la ragguardevole età di quaranta anni. Ebbene sì, anche gli Emme Puntini invecchiano.
Dopo avergli debitamente ricordato (con una stupida scusa quale "mi hai avvertito troppo tardi") che non avrebbe ricevuto alcun regalo da me, eccomi al solito bar frocio in cui ormai si conoscono anche i batteri della tazza del cesso, visto che siamo sempre lì, a sorseggiare in compagnia calici di Champagne ( o il surrogato economico, quello da banco), mentre il mio autista Giorgio, anche conosciuto con il simpatico appellativo di "terrona" soffre in silenzio appoggiato al muro per una gastrite fulminante. Povero caro, vedi che succede ad ingoiare?
Ad ogni modo, come da copione, attorno all'alcool c'è anche Piano D. Ovviamente accompagnato dalla compagnia della Macchina, ma senza la donna biologica dalla vescica debole (mi dicono che anche le donne abbiano la vescica, è vero?).
Ora, ora. Io potrei sbagliare (raramente) e vedere cose che non esistono (non succede mai), ma secondo me il Piano D si sta prendendo un po' troppe libertà. Cioè, visto che è abbastanza palese che mi piaciucchia un po', intuibile soprattutto nel nostro scambio epistolare (via sms, benedetta vodafone), il succitato Piano D, che in effetti è un giovane omino di soli diciannove anni, come direbbero a roma, "Ce marcia un po' sopra".
E capite bene che io, con una certa reputazione da difendere, non posso certo farmi prendere per la collottola da un diciannovenne ed essere sballottato di qua e di la come un gattino preso per la collottola. In primo luogo perchè la collottola non ce l'ho, ed in secondo luogo perchè non sono un gattino.
Miao.
Quindi ho pensato che il modo per rispondere alle provocazioni fosse...farlo ingelosire.
Problema: con chi? Ecco quindi che, grazie all'ultimo santo bicchiere di spumante comincio a raccontare storie imbarazzanti del mio capodanno e delle mie palle. Di capodanno. Ad un tizio che era lì probabilmente per caso -in realtà no-, che risponde al nome di Andrea (un nome, un destino) e che oggi scopro essere un veronese che studia non_si_sa_bene_cosa a padova. Un tizio alto, magro e ricciolino, che mi ricorda qualche vecchio amico d'infanzia. Si beh, magari non così alto, visto che si avevano tipo 10 anni, ma comunque.
Tuttavia, il mio malefico piano non ha successo, perchè qualche maledetto omosessuale con lo chignon ha la brillante idea di tampinare il mio Piano D. Ovviamente. Che domande. Come se non si vedesse abbastanza bene il cartello "Proprietà Privata" che gli ho opportunamente appicciato in fronte.
Ormai la serata è persa, e mi ritiro con il mio autista (che morirà dai dolori all'altezza dell'autogrill, implorandomi di prendere il suo posto alla guida della sua macchina. Grazie champagne) nella mia tenebrosa tana, pianificando la prossima vendetta, e con messaggi minatori del tipo "Ma il tizio ci provava con te? Che non si azzardi più, o con quelle mani non toccherà mai più nient'altro (Cit.)". E successivi messaggi dal contenuto profondo e personale, che stranamente non riporterò.
Ma che tuttavia non cambiano la situazione, ovvero che secondo me Piano D non ci sta. E io che sono un amante delle conquiste impossibili non posso smettere di assediare il suo castello (metafora) finchè non sfonderò la porta (letterale).

Un altro problema è: visto che ho inaspettatamente più di un castello da poter assediare, sarebbe meglio prendere quello con la scala o tentare la scalata con corde e rampini? E ancora: ho veramente voglia di scalare muri? Inoltre: qual'è il segreto di Emme Puntino? Infine: Riuscirò a dormire più di 5 ore stanotte?

Prossimamente: la lista dei castelli da assediare, l'intervista fittizia alla badante di Emme Puntino e il report del sabato sera. Stay tuned!

Wednesday, January 23, 2008

You can call 'em coincidences

Le mie lenti a contatto sono fatte nello stato di New York.
Almeno, l'azienda è di New York State. Io spero le abbiamo fatte qua dietro, tipo a Bojon, sennò col cazzo che me le metto su.

Saturday, January 19, 2008

Stuffed animals stuffing

Mah, sarebbe nell'upper west side. O upper east. O nell' east village. Aaron aveva un bellissimo appartamentino da quelle parti, in un complesso nuovo, vivibile, con parchi giochi per bambini, e tanti anziani che passeggiavano all'ombra degli alberi alle 10 di domenica mattina.
Un appartamentino mio, in cui tornare dopo un'oretta di palestra -perchè lì le piscine non vanno molto di moda. Salirei le scale, o prenderei l'ascensore, se ci fosse. Appoggiandomi alla porta, girerei la chiave nella toppa ed entrerei nel corridoio. Al buio, troverei senza cozzare contro spigoli maligni la luce del soggiorno, appoggiando la borsa a terra. Lancerei il cappotto sul divano e accenderei la radio, o lo schermo del pc -perchè ovviamente il pc sarebbe già acceso- per ascoltare qualche radio online che finalmente sarebbero accessibili da lì, e non mi svangherebbero i coglioni con quello stupido messaggio che "la stazione selezionata non è accessibile dalla vostra località".
Che poi la luce non sarebbe probabilmente una luce da soffitto. Sarebbe una di quelle regolabili, magari verticali. Magari vicino ad una pianta. Nell'angolo.
Oppure potrei accendere una candela, che fa tanto single-triste-e-solo-nella-grande-città.
Poi dovrei mettere ad asciugare l'accappatoio e le altre robe da palestra -o piscina- nel bagno. Probabilmente facendole penzolare dal bastone della tenda della doccia.
Poi qualcuno mi chiamerebbe sul mio bellissimo iPhone, chiaramente. Perchè nella subway non si prende. Così starei a chiacchierare mentre Reba McEntire canta sul pc, e la mia cena precotta si riscalda nel microonde. O forse mangerei il gelato direttamente dalla vaschetta, che tanto sarei appena stato in palestra -o in piscina-, e sarei in debito di calorie.

Di sicuro, non dovrei andare a feste di compleanno alle quali la gente sembra dare per scontata la mia presenza, solo perchè 20 giorni prima si era accennato a "beh, allora magari la faremo il venerdì dopo", senza tuttavia confermare nulla. Festa alla quale un tizio con cui sei uscito e con cui le cose non erano funzionate per svariati motivi dice tipo "ah, che fortuna che adesso ho trovato una persona splendida con cui stare dopo un sacco di tempo che non trovavo gente con un cervello". Con te tipo di fronte, che immagini le sue narici piene di quella cosa che sta dentro il dinosauro di peluche enorme che gli hai appena regalato (ma che costa solo 5.90€, maggggica Auchan) e che gli vuoi infilare proprio lì, fino a riempirgli quella stupida testa vuota che non c'arriva a capire le cose -_-"

Whatever, whatever. Ovvio che non si è reso conto della cosa, che non voleva intendere niente, che la sua testa non è vuota perchè ha un lavoro, ed è un bravissimo ragazzo, e "te l'avevo detto che ci perdevi tu", e "dovevi ascoltare me, io che sono un immigrato dall'inghilterra e sembro un pinguino DeLonghi con il tupè" (love ya) e bla bla bla. Ma io il cervello ce l'ho, e funziona anche troppo bene. Quindi se la prossima volta vuole elencare la sua sfiga di trovare uomini senza cerebro, mi faccia la cortesia di dire "fortuna che ho trovato Ale prima, e il mio * serie di aggettivi da insulina immediata * bellissimo moroso poi."

Che poi, giusto per non dare tutta la colpa a questo appena fatto 25enne, già c'avevo le palle girate per il fottuto Polveroso che se ne viene fuori con "ma tu quanti anni hai? Ah, come me? No perchè sai, tante volte sembri così infantile".
Roba che non basterebbero tutti i peluches del mondo per infilargli nel naso la roba che sta dentro i peluche.


E quando avrò il mio appartamento a new york con la candela, col cazzo che ci venite a casa mia. Brutte merde.

Thursday, January 17, 2008

One down

...non credo di aver mai studiato tanto come in questi giorni in tutta la mia carriera scolastica.
Malsane (non malsane, ma forse un po' costose) idee per il post laurea -quandunque esso sia.
Ascelle odorose, nuova lente a contatto torica per l'occhio destro.
Mi scappa la pipì.
Domani sera non doveva esserci una festa di compleanno? Beh, tanto meglio, non sono riuscito ad andare a prendere il regalo che avevo in mente.
Crisi di astinenza (che il Polveroso mi insegna si dica "withdrawl") da World of Warcraft, oggi pomeriggio mi sono esaltato parlandone con un niubbo mio compagno di gruppo.
Ancora qualche giorno. E poi pace. E poi di nuovo craziness.

Gnnnnnnnn forza!

Monday, January 14, 2008

Hit the panic button

Non so dire se sia stata l'ennesima ubriacatura sabato sera (cominciano a diventare un po' troppe, ma non temente, scemeranno, un po' come me, perchè sto finendo i soldi), ma colto da un simpatico attacco di panico/ansia/scagotto abilmente gestito dal capiente Acaso (capiente perchè grosso, sia chiaro) ho stilato la scaletta di esami che darò nella prossima sessione, che vedono tra i nominati alcuni dei più difficili esami del mio corso di laurea.

Ok, vabbè, magari non i più difficili.
Si prospettano ore di studio matto e disperatissimo (da quanto volevo scrivere anch'io questa cosa, mica solo Alby qui sgobba sui libri!).


Edit:
Vi ricordo che il simpatico commentatore Drewy (su cui esercito anche un lieve diritto di proprietà sul nick, se non erro) è attendibile come lo sarebbe il Mitico Rocco (lui sì, mitico) se gli chiedeste che sapore ha un pene. Che per carità, magari ci fa una bella storia sopra perchè ha doti di sceneggiatore nascoste (...), ma magari non è fedele alla realtà :D
Magari si, invece?

Friday, January 11, 2008

Turn the other cheek

Ok, allora, giovedì sono stati capaci di tirarmi ben due pacchi: il primo, per la reunion con le amiche a scambiarsi i bigodini e microbi, è saltato causa sovrappopolazione di germi nel Sauro. Si sa che negli organismi preistorici i virus proliferavano amabilmente.
Quindi ho pensato ad un piano b, che tuttavia è saltato improvvisamente causa "chiamata di lavoro".
Allora ho pensato ad un piano c e d, ma ho mandato un messaggio al piano b invece che al d.
Tuttavia, grazie alle mie grandi abilità di mediatore, son riuscito a ristabilire un certo ordine. Oggi ho saputo che piano c era già a letto (alle 9 di sera ... non era un piano molto interessante evidentemente) mentre piano d stava finendo di leggere harry potter (
alle 9 di sera ... non era un piano molto interessante evidentemente) (dejavù?)

Quindi, visto che sono stato brutalmente scaricato giovedì sera, ho deciso (mio malgrado :D) di scaricare il venerdì sera. Quindi niente piano a, con cui dovevo uscire, nè piano b, che potevo raggiungere a padova, nè piano c, che voleva scopare, nè piano d, che voleva andassi a reggere moccoli a treviso.
Ed oggi, per aver giocato col karma, mi ritrovo a passare ore e ore nel bagno. E non a provocarmi piacere. Sigh.

Thursday, January 10, 2008

The Cashmere Mafia - Reloaded

Stranamente, per una volta, lo schedule del nuovo "dramedy" di ABC (era dell'ABC poi? mhh) è stata rispettata e così, oggi, assieme al nuovo brillante episodio di "Project Runway" (che ha visto l'eliminazione dell'ultimo uomo etero rimasto in gara) ho potuto gustarmi il secondo episodio di quella che, temo, diventerà una delle mie nuove serie televisive preferite. Certo che avere un hard disk sata2 da mezzo terabyte aiuta non poco.

Non disperate, tuttavia, mie casalinghe, perchè ho cominciato il 2008 con una nuova ventata di conoscenze che devo concretizzare in questi giorni: avrete quindi molto materiale di cui leggere sulla mia vita privata...e probabilmente, quella di altre quattro o cinque persone.
Si comincia stasera, con una reunion con il Sauro e la prossima Emigrante nella terra dei Quadrifogli, per un po' di catch up e saluti lacrimosi.

Giusto per darvi qualcosa da leggere, vi esorto a fare click QUI per scoprire nuovi entusiasmanti orizzonti.

Tuesday, January 08, 2008

The Cashmere Mafia

Visto che lo sciopero degli sceneggiatori è lontano dal finire, le reti televisive americane cercano di correre ai ripari proponendo nuove serie TV a noi, povero pubblico teledipendente.
Così domenica sera, subito dopo l'ultimo episodio per cui è stato scritto un copione di Desperate Housewives (in cui Dio solo e Io sappiamo cosa succede :D e anche mezza america, solo voi no :p), è stato trasmesso questo nuovo show, Cashmere Mafia.



I più anglofoni di voi avranno riconosciuto come il termine cachemere sia stato storpiato con cash, ovvero il denaro. Ma sono sicuro che l'avevate notato ^_^'''

Ecco cosa dice tv.com in proposito:

Sex and the City creator Darren Star is back to New York in this new dramedy pilot, about four female executives, friends since college, who support one another through the trials and tribulations of work, family, and everything else life in New York City throws at them.

Che tradotto fa più o meno:
Il creatore di Sex and the City Darren Star ritorna a New York con questo nuovo lavoro "dramedy" (mix tra drama e comedy, NdTraduttore :p), su quattro donne in carriera, amiche dai tempi del college, che si sorreggono a vicenda attraverso i problemi e le sfide nel lavoro, in famiglia e in tutto quello che vivere a New York implica.

Per ora, non è niente male :D La cosa carina è che sembra lo mandino in onda 2 volte a settimana, la domenica e il mercoledì. Almeno, il prossimo episodio è previsto per mercoledì. Tuttavia, i palinsesti americani sono più variabili degli schieramenti dei nostri politici...e ho detto tutto :p

Monday, January 07, 2008

Three nights in a row, three balls in the hole

Lasciate stare il titolo, non spremete le vostre meningi -quelle che non sono ancora state colpite dal fastidioso batterio che si aggira per mezzo nord italia in questi giorni- alla ricerca del significato profondo di questo titolo, perchè il senso è solo che fa rima con row, e quindi l'unica parte vera del titolo è la prima parte, la seconda è solo abbellimento, un po' come il mascara sulle ciglia o il tampax nella vag.....

Quindi sì, tre sere di seguito all' Anima. Dopo aver scoperto la bellezza di entrare in luoghi pubblici con le lenti a contatto, e di non soffrire quindi del fastidioso effetto appannamento/nebbia di Bojon (famoso tipo di nebbia densa e bianca), ormai colgo ogni occasione per poter finalmente vedere l'ingresso di bar e pizzerie, dopo 24 anni di puro "Non vedo un cazzo".
Così, se venerdì sera ero lì con colui che per mantenere un certo anonimato chiameremo "ingegnere edile in progress" e abbiamo fatto la simpatica conoscenza del finto etero Diego, già debitamente pubblicizzato in queste pagine (ma di cui temo sentirete ancora parlare per molto, molto, molto, molto, molto, molto, molto tempo), e se invece sabato siamo (sono) stato debitamente rimorchiato da tale alberto di padova, che sostiene d'abitare a circa 10 minuti dall'Anima, che non si sa bene quanti anni abbia o cosa faccia nella vita o che numero di telefono abbia, perchè io furbescamente (come si confà a coloro che fanno colazione con pane e volpe che fa bau) non gli abbia chiesto alcun contatto, che è un ragazzo apparentemente normale e pure frequentabile (perchè, perchè, perchè non gli ho chiesto il numero, aaah maledetto a me) dai capelli neri_come_vanno_di_moda_adesso (credo) e con un piercing sul labbro (o forse era il sopracciglio? beh comunque su un lato della faccia), ...
...ho perso il conto delle subordinate. Cioè, veramente no, io so benissimo cosa andrebbe adesso, dovrei scrivere tipo "domenica siamo finiti lì di nuovo, ma con gente completamente nuova" e magari metterci un punto, perchè questo blog è così povero di punti. Ha pochi punti. ... ... ... ...
Ecco, adesso ne ha un po' di più. Ad ogni modo, ero all'anima anche domenica, in compagnia di...Diego, l'ex etero per capirsi -e pure un po' anche ex utero,direi, perchè un po' tutti veniamo da lì (anche se in effetti la mia amica che chiameremo per privacy Candida (solo perchè ha la candida, non per altro) il suo utero e tutto il resto lo vende, e io quindi già pensavo ad un modo di produrre bambini in serie da un utero vero come se fosse un utero artificiale...ma credo che qualcuno mi abbia già battuto sul tempo, altrimenti non si spiegherebbe la popolazione isterica, che di sicuro una vagina non l'ha mai vista neanche a pochi minuti di vita)- e di tutti (avete visto da dove ho aperto la parentesi? avete seguito il filo del discorso? ...siete delle merde) -o almeno gran parte- -magari non gran parte, magari solo parte- -io non so quanto Diego l'ex etero (ma dove, poi??) sia conosciuto, poco penso, ma a questo mondo non si può mai essere sicuri di nulla- -oh beh, di qualcosa si può essere sicuri, tipo ... uff. Devo fare attenzione a cosa scrivo. Che noia! Aprirò un altro blog per dire merda su tutto e tutti in forma anonima- ...ok adesso ho perso seriamente il filo.
Comunque, insomma, c'erano Diego e un po' di altra gente. E qui io vorrei far notare una cosa, ovvero che per uscire coi signorini ieri sera io ho declinato il mio invito/impegno a partecipare al raid serale, che ieri sera prevedeva l'uccisione di Solarian a Tempest Keep, per poi dirigersi verso mete più semplici quali Gruul's Lair e magari anche Maghteridon, se ce ne fosse stato il tempo. E invece no, ho dovuto cancellarmi e farmi sostituire per andare a mangiare spiedini e polenta in un posto dimenticato da Dio e dal resto dell'umanità civile, in mezzo a buzzurri e cameriere lesbiche.
Divertente in realtà. Ho avuto modo di conoscere quella che di Diego l'ex etero sembra ormai l'amica del cu-ore, la dolce metà della mela che non vuole il suo pene, e che si può tenere stretta la sua patatina. Anche se, in effetti, mi si dice di quanto costei la sbàndieri di qui e di lì, andando in discoteca a limonare con i cubisti etero -o presunti tali. E di come sempre costei sia costretta da impellenti funzioni corporali (pipì, non altro) ad affrontare situazioni imbarazzanti. No, non se l'è fatta addosso, cretini :D

Ora, ora, mi sentirei un po' in colpa (che faaaaaaalso) se non parlassi anche del simpatico consigliere comunale che, detta schiettamente, prova un certo interesse per me. E voglio dire, insomma, è comprensibile. Voglio dire, mi avete visto? E' già tanto che si tenga le mutande addosso, suvvia. Chi non lo farebbe.
E quindi mando un saluto -che sono sicuro in qualche modo arriverà a destinazione- -magari attraverso il mio telefono, visto che almeno di lui ho il numero- a questo simpatico esemplare di moretto. Ciau ^_^

Ma ora lasciate che vi racconti della guest star della serata: Marco, il padovano con l'accento americano.
Si era lì ad applaudire indietro ad un tizio che applaudiva dall'altra parte del locale, senza apparente motivo, ma solo perchè fa bello applaudire quando la gente applaude. Vero?
Esatto. Così dopo un po' il tizio che applaudiva viene da noi e attacca bottone con "C'è qualcuno dalla Spagna?" dice, con un perfetto accento americano.
I miei occhi si illuminano -o era l'alcool? Dopo una serata passata a sentirmi vecchio e decrepito in compagnia della gioventù di oggi (che tuttavia all'anima al buio e da media distanza continua a dimostrare 26 anni, non importa quanti peli si tolga dal basso ventre) avevo finalmente la possibilità di riscattare tutti i 24enni del mondo, sfoggiando il mio inglese con l'accento da yankee.
E così ci siamo messi a chiacchierare con Mark, o Marco che dir si voglia, che in realtà si chiama Marco sul serio ed è nato in un posto lì nel patavino, che se lo chiedete a me potrebbe pure bruciare all'istante, sempre che tutti i ragazzi carini che ci abitano siano stati preventivamente messi in salvo. Ad ogni modo, Marco è nato a padova nel 76, tuttavia ha girato il mondo con i suoi per motivi di lavoro e alla fine ha deciso di fermarsi a san francisco, dove è diventato un gay modello (nel senso di perfetto gay, non un modello) (eh, con quei denti vorrei pure vedere) e, a suo dire, ha "fatto un sacco di esperienze".
Salutiamo allora anche Marco, l'organizzatore di eventi che ora sta per terminare la sua breve visita per parenti qui a padova per andare verso la calda Melbourne a lavorare e fare altro. Sempre a suo dire.
Siccome però Mark sta a san francisco e io ero mezzo ubriaco, ci siamo messi a cantare "I left my heart in San Francisco" ... che per vostra cultura, è questo:




Ecco, detto questo, adesso mi tocca andare ad aiutare a fare il trasloco a quella terrona rincoglionita di Giorgio, che sennò il party d'inaugurazione della casa nuova con lo spagnolo in erasmus qui me lo scordo. A me la redbull, che stanotte, per sognarmi l'ex etero, ho dormito solo 2 ore.


TADAAAAAAN

Cosa avrà sognato il nostro blogger di fiducia? Morte e distruzione, o sesso e lubrificante? Lo scoprirete solo restando incollati a queste pagine, miei signori poco svegli. E mie signore con le mestruazioni. E viceversa, anche.

Sunday, January 06, 2008

How to jerk a straight guy in 10 easy steps

Trovai questo gingillo giusto ieri, e non posso non condividerlo con il resto del mondo: ragazze eterosessuali, tremate.




Ok, visto che sono buono oggi -solo perchè è la befana :D- vi traduco quello che si dice.

Come infinocchiare (mai termine fu più adatto) un manzetto etero in 10 semplici passi.
Step 1: Birra.
Homo: "Questo bar (ma non è un bar!) mi ricorda di un posto in cui andavo ogni estate quando ero un ragazzino...heh...quanti casini abbiamo combinato..."
Etero: "Eh, i ragazzi son ragazzi..."
Step 2: Parlare di sesso
Homo: "Mi hanno pure beccato a farmi una sega di gruppo una volta..."
Etero: "Beh quando cresci è giusto vedere come sono messi gli altri ragazzi..."
Step 3: Andare sul personale
Homo: "Hai mai fatto niente del genere?"
Etero: "Anche se l'avessi fatto, non significherebbe niente..........ok,si,ok, una volta, nella mia fraternity, capirai, e quindi?"
Homo: "e quindi niente!"
Step 4: Altra birra!
Homo: "voglio dire...è una buona cosa!"
Etero: "beh sai, la mia esperienza è stata una cosa fra amici... ..con un mio buon amico"
Step 5: Usare gergo sportivo
Homo: "Hai imparato qualche nuova tecnica?"
Etero: "Beh c'è solo un modo per farlo che io sappia"

Step 6: Farglielo capire
Homo: "Dude, ti stai limitando! Voglio dire, ci sono mille modi diversi! C'è la seconda mano, stappare la bottiglia, l'igloo..."
Etero: "Igloo?!"
Homo: "Si, metti un cubetto di ghiaccio nella mano proprio prima di venire...mhhhh"
Etero: "Ma figurati!"
Homo: "Sul serio! .. Ci sono un sacco di territori inesplorati..."
Etero: "..........si, immagino di si..."
Step 7: Dirigere l'attenzione sul suo pisello
Homo: (sguardo eloquente)
Etero: (ghgh, ahr ahr)
Homo: "Che c'è? Beh, se sei preoccupato delle tue dimensioni tipo...non c'è problema"
Etero: " No no, no no, no , no no, no , no, non mi preoccupano le mie dimensioni, è che... "
Step 8: Dire "Dude" (peccato non sappia tradurlo in italiano, suggerimenti?)
Homo: "Dude..."
Step 9: Avvicinarsi velocemente
Homo: "Hai tutto il resto della vita per farlo da solo..."
...ho detto velocemente!
...ecco fatto!
Etero: "....dude, sta cosa è stranissima..."
Homo: " ma va la, non è niente"

Step 10: DIVERTITEVI

Spero di non aver scazzato con la traduzione...in caso qualcuno di voi abbia da ridire, fatemelo sapere. ^_^

Saturday, January 05, 2008

It's a straight straight world

Va meglio questo carattere, brutte cecate vicentine che non siete altro?! :D
In effetti vado anch'io meglio a scrivere :p comunque.

Ho contratto un impegno dal quale non posso esimermi ieri sera all'Anima di Padova: non, come pensate voi maliziosi/e, giacere sessualmente con chissà chi, ma bensì pubblicizzare un nuovo prodotto (che poi nuovo, oddio, io non so, non ho guardato sotto, se sia nuovo o in quali altre condizioni) e di fugare per sempre qualsiasi diceria su tale prodotto.

Tale prodotto è un simpatico esemplare di uomo moro, alto, magro e dalla faccia simpatica, che si gira se chiamate il nome "Dario". Immagino si giri anche se lo chiamate in altre maniere. Ad ogni modo, corre voce che tale soggetto sia eterosessuale: ebbene, miei cari lettori e lettrici -ma più lettori, direi in questo caso-, il suddetto Diego non è assolutamente eterosessuale. Lui ci tiene a far sapere questa cosa, perchè ormai il nomignolo di "maschio vero" gli sta un po' stretto, e comincia ad essere evitato e isolato. Io stesso, quando lo incontrai la prima volta, ormai minuti e minuti fa (ieri sera) ne rimasi al primo impatto un po' interdetto e schifato. Tuttavia, Diego è stato così gentile e disponibile da spiegarmi che no, lui di eterosessuale aveva solo l'amica di fianco, e nient'altro.
Quindi sì, mio affamato branco di lupi con le meches bionde all'ascolto, potete tranquillamente provarci con Diego, saprà portarvi su cime di piacere che non avete mai osato neanche lontanamente immaginare. O forse si chiama Dario? Con la D? mh.


Ma siccome l'eterosessualità presunta è stato il leitmotif della serata (grazie, Dea Wikipedia), non posso esimermi dal riportare un'altro evento molto divertente e poco chiaro, quindi probabilmente non è successo un cazzo di quello che vi dirò nella realtà, ma potrebbe essere stato solo un parto della mia mente malata.
Ok allora, eravamo fuori a chiacchierare e a prendere l'acqua che l'abile bicchieraia (che io ammiro tantissimo per la sua (di lui) abilità schivare le persone ubriache con il vassoio pieno di bicchieri vuoti), quando ecco che all'orizzonte avvisto la prima preda dell'anno: chiameremo per comodità e per futura referenza costui con "
bellissimo_altissimo_vorticosissimo_eccezionalissimo" (la magia degli acronimi: b.a.v.e.). Bave è un ottimo esemplare di maschio moro, alto, magro, con faccino simpaticissimo e sorridente. Vengo supportato nell'apprezzamento di Bave dai miei interlocutori, che sfortunatamente non conoscono/hanno agganci con Bave ed amici -tralasciando il "ah, con uno di quelli ci sono uscito una volta e non mi ha più chiamato, e adesso sta con quell'altro tipo lì: cos'ha lui che io non ho!? io sono molto meglio!".

Quindi in definitiva non ci sarebbe stato nessun contatto fra me e Bave. Tuttavia, tuttavia, dopo un po' ci avviciniamo al gruppetto, giusto per origliare meglio, e siamo testimoni di un simpatico siparietto, che è estremamente soggetto a critiche e ricostruzioni reali, perchè probabilmente non è andata così come ve lo racconterò, chissà cos'è successo, ma se non lo racconto così il post non sta in piedi, quindi beccatevi questa versione.

Dobbiamo introdurre altri due attori, che chiameremo con "quarant'enne_rasato_con_felpa_celeste_e_cappuccio" (q'e.r.c.f.c.e.c. ,evito definizioni d'età, tipo "vecchio" o "maturo" sennò Emme Puntino si offende) e "giovane_aitante_new_entry_dal_capello_riccio" (g.a.n.e.d.c.r. che, volevate una sigla leggibile per ognuno?! ma avete idea di quanto me c'è voluto per trovare l'acronimo di prima?!).

Succede questo: Bave e Amico_di_Bave (carino pure lui in effetti, ci siamo a lungo domandati se stessero insieme o no, cosa fossero, come fossero messi e che mutande indossassero) si allontanano dal loro punto di equilibrio all'esterno della massa e cominciano il loro viaggio verso la porta del locale, come due fotoni che colpiscono un atomo. Vengono tuttavia immediatamente intercettati nell'orbitale più esterno, dove se ne stava bello pacioso l'elettrone q'ercfcec che parla con dei suoi amici elettroni. Ganedcr invece sta chiacchierando con una sua amica.
Q'ercfcec ferma Bave, Bave+amico fanno una faccia strana. Tipo "oh no, di nuovo" o "oh no, che schifo" o "oh no, in realtà io volevo andare a conoscere quel ragazzo lì così carino e simpatico con le lenti a contatto che sta dietro questi marmocchi, quel blogger così bravo e simpatico che mi fa tanto ridere" (trad: IO!). Q'ercfcec dice qualcosa tipo "....eh,si, perchè , sai, ci, sarebbe, (mi son fatto prendere la mano dalle virgole,,,,,,) ci sarebbe Ganedcr che ti vuole conoscere.

Ganedcr si gira, si colora di tinte sgargianti, ride istericamente e carambola al suolo con le Bave alla bocca. No, non Bave, altre bave.
No, no, nessuno carambola. Bave, dopo qualche secondo (che son sembrati un'eternità, e forse erano più di qualche secondo effettivamente) dice qualcosa. Fate caso che io non sentivo assolutamente nulla di quello che dicevano, ma guardavo divertito (ci stai provando con il mio uomooooo!!! maledettooooooo/a) la scena, putroppo senza popcorns.
Bave dice qualcosa tipo "ah, beh, no, sai, mi, dispiace, ma, sono, circa, tipo, etero".


E io sono Cheeeeeerrrrrr!! Signori, venite a farvi autografare il vostro cd "Cher, The Ultimate Collection" che custodite gelosamente nel cassetto della vostra scrivania, che mamma non lo trovi sennò si mette ad urlare per casa imprecando per aver allevato un figlio frocio.
Ora, io posso capire che magari non ti piace il tipo, ma dire "sono etero" quando sei gaaaaay, ma non perchè tu sia effemminato, per carità, ma insomma, sei gay. Cioè, non è colpa tua, sai? Va tutto bene, ci piaci così come sei, con il tuo cappottino nero e la tracolla di fendi, o gucci, o quello che era. Però insomma, con tutte le scuse che potevi trovare (hint: "sono fidanzato, questo è mio moroso ) proprio il "sono etero" dovevi andare a prendere!?



Così si chiude il grosso circolo che spiega il criptico significato del titolo. Ora, se volete scusarmi, devo consultarmi con Emme Puntino per sapere se Diego si chiama davvero Diego o se ha qualche altro nome, tipo Trilly, Campanellino o Manuela. Arcuri. Tette. (per il ranking di google, non per altro)

Friday, January 04, 2008

Girl on sale

Ok, sapete che non sono solito fare pubblicità ad altri, ma in questo caso non temo la concorrenza:

Una mia vecchia compagna di classe delle superiori mi informa che vuol vendere la sua vagina+ovaie+utero. Buone condizioni, un po' usata. La vagina sta in questo preciso momento venendo ripulita da lievi malattie sessualmente trasmissibili.

Per chi fosse interessato, si prega di lasciare un recapito in calce a questo messaggio.
Grazie per l'attenzione.

Thursday, January 03, 2008

Sitting on the toilet

Immaginavo che non avreste saputo cosa intendevo quando parlai di "fare la pipì seduti al contrario". In effetti, immagino sia una tecnica che ho sviluppato solo io, oppure che qualcun altro la faccia, ma che tutti si vergognino troppo per renderla pubblica.

Ebbene, visto che io di pudore non he no neanche un po', oramai, oggi vi spiegherò esattamente come faccio pipì io.
Tra l'altro, vorrei ricordarvi di come abbia già affrontato l'argomento bagno, in particolare della mia dissertazione su quale sia il lato diritto e quale quello rovescio nel rotolo di carta igienica. Potete ridere -ma allo stesso tempo apprendere utili nozioni- cliccando qui.

Ok, ora. Partiamo dal presupposto basilare, dando a Cesare quel che è di Cesare, e ringraziando la Natura per averci dato il pisello: noi uomini possiamo fare la pipì in piedi. E su questo, non ci piove. Al massimo, ci piove un po' sulle scarpe, se proprio siamo impediti. Comunque da sempre l'uomo ha pisciato in piedi. Ci sono libri e libri (e libri) su questo argomento, e tutti sono concordi sul dire che l'uomo piscia in piedi, sennò non è uomo.
Ebbene, dopo il mio indottrinamento liberalista delle 5 del mattino a capodanno, voglio dirvi che non sarete meno uomini se pisciate da seduti. Ecco. Avete la libertà di scegliere se fare pipì da in piedi tenendovi la ciolla in mano, oppure se sedervi comodamente sulla tazza e svuotare la vostra vescica. Che lecchiate patatine o pistolini, il punto è lo stesso: siete uomini perchè avete il pene, non per come fate pipì.

Ora, dopo essermi parato abbastanza il culo con questo preambolo, voglio addentrarmi nella descrizione dei miei strumenti. E non parlo del mio pene, grazie a Dio, ma al mio water.
Nel bagno che qui in casa chiamiamo "grande", perchè effettivamente più grande degli altri, trova spazio un water
dalle dimensioni maggiori della norma.
Facendo una veloce ricerca in google, si scopre come non esista solo una misura di tazze, ma di come ce ne sia una "standard" (che in effetti ho sempre visto dappertutto) e una "allungata" (che in effetti ho visto solo in casa mia). La versione lunga ha qualche centimetro in più di lunghezza, per permettere una maggiore comodità nella seduta.

E' dimostrato come molti uomini, soprattutto in condizioni critiche (ovvero solitamente appena svegli), si siedano sulla tazza per fare pipì. Ora, perchè ci si siede sempre in un verso e mai nell'altro? In un'occasione particolare della giornata, ovvero quando vado a letto, qui vi dico: io faccio la pipì seduto al contrario.
Non so dirvi come sia cominciata, ma trovo la posizione estremamente comoda. Probabilmente non lo farei in un bagno piccolo e stretto, o con dimensioni della tazza standard, ma nel mio bagno sì. Perchè affaticarsi nella mira quando puoi comodamente star seduto? e ancora: perchè mai girarti? arrivi, ti siedi e te ne vai :D

Quindi vi esorto, tutti voi che siete in possesso di bagni abitabili e di tazze maggiorate, a provare a fare la pipì al contrario.
Non ve ne pentirete.

Wednesday, January 02, 2008

3, 2, 1 ... amnesy

Ho appena realizzato che non mi ricordo assolutamente nulla del countdown per la mezzanotte del 2008. Cioè, vuoto proprio. Tabula rasa.

Smessaggiandomi con mattia, fino a pochi secondi fa (incredibile come sia ancora sveglio a quest'ora della notte, quando domani deve alzarsi alle 7 per andare a lavoro. C'ha proprio il fisico) (adesso è andato a provare a fare la pipì al contrario, come gli suggerii io stesso ieri sera), mi son ricordato di qualche attimo successivo alla mezzanotte, con lui che sparava i petardi fuori e le fontanelle di tutto a 1 euro, mentre io barcollavo miseramentre tra il muro e lui. Ma del conto alla rovescia, del casino, degli auguri e delle coppiette che si sbaciucchiavano, nulla *_*
Chi vuole fare un altro capodanno? i'm up for it.

Tuesday, January 01, 2008

Boom boom for new year

E poi non so se l'avete letto/sentito/saputo/c'eravate, ma a Venezia in P.zza San Marco circa 30/40 mila coppiette (schifo) si sono baciate (schifo) per mezzanotte. Schifo.
Ora, io già non sopporto le coppiette che limonano in generale. Pensate una piazza piena di coppiette che limonano, come un tacchino ripieno. Tutti in questo grosso stomaco a limonare. Che poi per farcire il tacchino gli infili il ripieno su per il c... lì.
Ad ogni modo, se il prossimo anno fanno la stessa cosa, proporrò a tutti i miei amici (ed ai miei seguaci, come se fossi un capo islamico e loro i miei piccoli kamikaze imbottiti di polveri pirotecniche) un capodanno alternativo, passato a lanciare miccette alle coppiette che slimonano in piazza. Giusto per movimentare un po' la cosa.
Cioè ma avete visto che slinguate si davano? C'era un servizio su qualche tg mentre pranzavo oggi, mi stava per andare di traverso il fusillo al salmone.

Intercontinental Calls (yep, more than one)

...che palesemente poi mi sono dato all'alcohol perchè la serata era farcita di coppiette. O pezzi di coppiette. E poi non è che puoi aspettare che gli utlimi ospiti arrivino mentre stai sobrio. Cioè, mancano 2 persone per cominciare la cena, e sei lì che sbavi davanti ai crostini al salmone e patè di olive, cosa fai? Ovvio che ti metti a bere.
Così, per le dieci e trenta credo di essere già stato in mutande (rigorosamente rosse) a fare il cretino per casa di Drew...il dubbio è sull'ora, non sulla mia risultante in mutande. Oh beh.

Che poi, insomma, probabilmente avrei bevuto uguale, ma diciamo pure che ho cominciato a darci dentro seriamente per estraniarmi da persone che sono andate a venezia -quando? era domenica? era domenica? era domenica? era domenica?- e che continuavano a ripeterlo. Era domenica?
Si ovvio, perchè queste persone sono accoppiate, mentre io ovviamente no. Ovviamente.
Che poi abbia pure cercato rifugio nell'alcohol per avere una scusa che mi parasse il culo con l'altro tizio -uno di quelli con cui le cose non sono funzionate, per capirsi. Per colpa del cane- ormai anche lui felicemente fidanzato, beh, era palese pure quello.
Che poi il fatto su perchè non sia funzionata la cosa è stato il laif motiv (o come minchia si scrive) del resto della serata. Cioè, dopo le 2, quando siamo rimasti tipo in 3 a giocare a uno, e io cercavo equilibri instabili sul filo dell'alcool. Siamo giunti alla conclusione che, perchè le cose tra due persone funzionino, non basta che le due persone stiano bene insieme, ma collimino anche tutta una serie di condizioni ambientali d'intorno, ovvero tutto il contorno, il contesto. Che poi ci si sia arenati sul capire di chi fosse la colpa -ovviamente non mia :D-, immagino sia un'altro paio di maniche.

Con rammarico, tuttavia, non s'è neppure aperta la bottiglia di vodka che avevo premurosamente comprato, assieme al succo di melograno e fiori di ibiscus, la cosa più simile che ho trovato al succo di cranberry. Ecco, direi proprio che per il prossimo anno (ovvero questo 2008) il mio obiettivo sarà riuscire a trovare il succo di cranberry qui in Italia. Sono abbastanza fiducioso!
E son pure abbastanza stanco mo', che ho dormito tipo 4 ore, tornando a casa alle 8 del mattino (sapete, il tempo di smaltire la sbornia, mentre si disquisiva di liberalismo politico e si ricevevano telefonate da Kris da Times Square per augurarmi buon 2008. Esatto, a me chiamano da Times Square, e a voi no :D). Direi che è proprio ora di andare a fare un po' il nerd in WoW, che non fa mai male. Si si, per fare gli auguri a tutti, ovviamente. Certo.

Che il 2008 sia pieno di ca**i, e che siano tanti. Si, forse era questo il laif motiv della serata di ieri...o come diavolo si scrive.