Thursday, March 29, 2007

Kill or be killed

Checchè (con l'accento sull'ultima e, mica chècche) se ne dica, si, mi sono alzato da quel letto, e ho ucciso in settimana circa 700 orchi per prendere questa delizia:


Non è dolcissimo!? :D

Sunday, March 25, 2007

Update

E si, sono arrivato a letto senza vomitare per le scale -anche se ero sul punto di farlo un paio di volte. Ho cozzato clamorosamente sull'ultimo gradino, rotolando sul tappeto davanti al bagno...cose belle, cose belle.

Drunk!

Sto scrivendo questo post sotto dei pesanti effetti dell'alchool. Ho seriamente esagerato...messaggio per Ale sobrio: ringraziando Dio -o chi per esso- Drewy ti ha portato a casa. Fai attenzione, perchè la prossima volta portebbe non esserci e tu saresti *veramente* nei casini. Buona la vodka, btw....Dio, quanto alchool...arriverò a letto senza vomitare per le scale?...

Saturday, March 24, 2007

Irreplaceable

A te, pacioccoso smilzo che guidavi la macchina di fianco a me, col tuo berrettino un po' da ragazzetto, con la musica alta e il dito che si muoveva a tempo: la coreografia di "To The Left" di Beyoncè te la fai davanti allo specchio in bagno, hai capito!? Passivaaaaaaaaaaa!!!!

Thursday, March 22, 2007

Avril Lavigne - Girlfriend




A voi il nuovo video della maràntega canadese. Il mio commento è:

"no ma, figo il tipo".

Monday, March 19, 2007

Little Women

Davvero notevole come uno dei miei contatti messenger si sia digievoluto recentemente:

Dal nick "Smettila di guardarmi il bacino e dimmi che mi vuoi bene. Faresti di me il ragazzo più felice del mondo."
a
"Smettila di guardare il mio corpo e dimmi che mi vuoi bene. Faresti di me il ragazzo più felice del mondo."

La sua immagine? Quella del fantomatico bacino. Suo, immagino.
Aaaah, che prova ardua! Quale malevolo inganno! Quanta forza di volontà per riuscire a resistere ... ed eliminarlo dalla lista dei contatti...

Beh, poco male. Visto che non ho
a) idea di chi sia costui e
b) idea di perchè l'abbia aggiunto ai miei contatti

direi che un paio di click basteranno...click click!
Ciapètz!

Monday, March 12, 2007

Who let the dogs out


Io non sono il fortunato possessore di un cane. Da piccolo ne desideravo uno, un dolce cucciolo che mi leccasse la faccia, che mi sbranasse le mani e che mi cagasse per casa. Ero piccolo ed ingenuo. Mamma e nonna non hanno mai voluto una tale bestia distruttrice in casa, perchè "mi rovina i fiori in giardino". Adesso che sono più grandicello (risate) mi rendo conto di quanto belli siano i cani finchè non ne hai uno tuo.


Il mio primo ragazzo conviveva a padova con svariate persone, alquanto bizzarre in effetti, tra i quali una coppia che aveva un bellissimo labrador. Un enorme labrador, per quell'appartamento. Un labrador enorme che sbatteva la coda un po' ovunque, rischiando di far crollare casa. Un enorme labrador sbavoso, che più di una volta mi ha lavato i jeans puliti.

L'ultimo ragazzo col quale abbia tentato una relazione, invece, aveva un cane suo. Un cane che baciava come nei peggiori film porno amatoriali, e del quale era visibilmente geloso. Il cane, invece, era decisamente iperattivo, e desideroso di scopare con qualsiasi forma tubolare gli venisse sottopene, fosse essa il mio braccio o la mia gamba, a secoda.

Sabato sera, tornando a casa sulle 2, stavo per investire un tizio che portava a passeggio il suo cane. Alle 2 di notte. Ora, io non so se ciò sia normale -ma non credo-, anche se devo ammettere di aver già visto persone che alle 5 o 6 di domenica mattina portano il cane a fare la piscia. Ed in effetti la cosa non mi turba e non mi interessa, ma scusate, il cane non era solo una scusa per rimorchiare ragazzi gay al parco?

Friday, March 09, 2007

Flat as a dish


Continua la Saga del Bagnoschiuma nelle docce di via Calabria: sembra che l'ultimo ritrovato per detergersi dal cloro della piscina sia il buon vecchio detersivo per i piatti. Grazie a Dio, era quello al limone.

Monday, March 05, 2007

My little pony

Così, un po' per il Cosmopolitan, un po' per la Falsa Bisessa® che rompeva la minchia da circa una settimana per andare a ballare questo sabato, visto che “mi hai tirato pacco sabato scorso e io ho rinunciato a trombare con e a limonare con e a farmi offrire la cena di pesce da e a .... , questo sabato devi assolutamente portarmi a ballare o ti ... !”, ho dovuto adempiere ai doveri di coloro che hanno la patente, ovvero: portare i veneziani in luoghi di svago nell'entroterra.
Così, dopo la tappa a quello che diventerà probabilmente il mio bar di riferimento d'ora in poi, il mio metro di paragone, la Luce che Purifica il Mondo®, anche conosciuto come “Zen Bar” per i comuni, e anche dopo la tappa più...come dire... sugosa da Gino Panino -in realtà quel pub dietro piazza Ferretto, di fianco al canale, dove la sugna regna sovrana, ecco che i nostri due eroi giungono nel luogo di perdizione frocio del sabato sera mestrino -ma non solo.
Fugati di ogni dubbio su “sarà questo il posto?” alla vista di paillette e brillantini e polsi volanti un po' ovunque, e dopo aver utilizzato la macchina di papà come se fosse una di quelle limousine kilometriche che le star di hollywood usano come camerino per cambiarsi tra una festa e l'altra (lo fanno veramente, ne parlavano venerdì sera su RTL con un tizio che si era imbucato in qualche festa di premiazione di qualcosa tipo “il pene più lungo d'america” o simili, e testimoniava come la Penelope Cruzza e Di Caprio usassero le loro limousine kilometriche per cambiarsi tra una festa di premiazione e l'altra perchè non hanno il tempo fisico di andare a casa a rinfrescarsi e rassettarsi, lì è tutta una partecipazione continua, corri a mangiare il patè a casa di Sarah, vai a stappare lo champagne da George, scappa a leccare la vagina a Clark...no, aspettate..) e quindi gettando con fare lascivo la sciarpa e il maglione sui sedili posteriori, perchè magari qualcuno che passa ti vede e apprezza -senza però accorgersi che i finestrini erano appannati più della scena topica in Titanic
-perchè se pensavate che la scena topica fosse quella in cui quel pezzente puzzoso che si cambia in macchina di Di Caprio muore annegato in non so quale sfortunato posto dell'atlantico (perchè ovviamente gli squali o le altre forme di vita non possono essere considerate fortunate nello spender e il resto della vita col cadavere di quel marmocchio biondino), ma senza l'impronta della mano- , ci avviamo verso il Molo5, ormai colonizzato da esseri bizzarri conosciuti anche col nome di froci, ma anche di esseri ancor più bizzarri, conosciuti col nome di lesbiche. E mentre osserviamo atterriti la folla di gente luccicante ed untuosa che si accalca per entrare, veniamo distratti da una musica celestiale che esce voluttuosa da una delle macchine lì parcheggiate...solo poche note, e il mio cuore si scioglie magicamente come il burro che usa Anna Moroni alla prova del cuoco:
“Tu voli in alto lassù // dove il cielo è più blu”.

Volevo inginocchiarmi come se fossi stato un musulmano durante l'ora della preghiera, ma ahimè non avevo con me il tappetino musulmano sul quale
inginocchiarmi nè tantomeno idea della direzione della Mecca e, cosa più importante, avevo una Falsa Bisessa che mi trascinava per il braccio mentre finivo la strofa con “oh dolce mio mini pony”. Così, non certo scoraggiati dalle lesbiche che cercavano di fare terrorismo psicologico ( “ah, ma fanno selezione all'entrata stasera” “ah, ma ho la vagina umida” e altri orrori del genere) ma al contrario riempiti d'energia dall'eclisse lunare -proprio come Sirio aveva detto per radio!-, ci mettiamo correttamente in coda. Non mica come le fan di Cristina d'Avena, che volando sui loro dolci mini pony ci hanno superato da destra con una manovra tanto subdola quanto furba, entrando circa un paio d'ore prima di noi. Loro, guizzanti valchirie dei tempi moderni, sulle loro cavalcature volanti che Pegaso in confronto era un pupazzo di plastica con i capelli finti dai colori imbarazzanti (no, aspetta...), passano indenni il muscoloso addetto alla security che invece ferma col suo braccio villoso le ondate di questi esseri coperti di crème e gel, come se fosse una barriera frangionde del porto di Trieste in uno di quei giorni in cui tira la bora. Sì, l'addetto alla securety, o anche “Tony il fornaio” di giorno.

E mentre sogno di essere bloccato anch'io da quel braccio imponente, pensando a quale faccia da diva potrebbe essere più congeniale per l'occasione, vengo riportato all'untuosa realtà da Mirko, il famoso odontoiatra/tecnico/gay di schio, e dal suo amico ormai famoso per avere un nome per me immemorizzabile, e che per questo verrà d'ora in poi chiamato Emme Puntino, o più brevemente M. .

E così, mentre io chiacchiero con costoro, e mentre la falsa bisessa si intrattiene coi suoi amici arbriti, spiattellando il vero motivo della nostra missione, come la migliore delle bionde Bond Girls, ovvero fare gli auguri ad un tizio che festeggiava lì il compleanno perchè cubista in quel loco di perdizione, e che aveva conosciuto perchè aveva chiesto alla nostra artista della mutua (al secolo F.B.) un book fotografico, il succitato Mirko viene brutalmente bloccato da Tony il Fornaio, scatenando in me le più atroci ire.

Ma ecco che ci viene consentito l'accesso, alla faccia delle lesbiche psycho-terroriste, e veniamo omaggiati di una simpatica collana di fiori finti, che fa molto hawaii e bambini cinesi sottopagati. Oltre che della collana (che viene velocemente riciclata in braccialetto), veniamo omaggiati dalla visione di aitanti giovani prestanti in pareo floreale, come se fosse improvvisamente agosto.

Dopo svariati giri di ricognizione, svariati drink offerti dal non subito riconosciuto festeggiato -ma solo dopo aver indicato “guarda quello sfigato com'è vestito, con la stoffa delle bandane addosso”- -c'è da dire che per quanto l'involucro simil-bandanoso lasciasse a desiderare, il contenuto carnoso era decisamente apprezzabile- e svariate canzoni che hanno suscitato in me il doloroso ricordo del Polveroso, quali “I don't feel like dancing” che lui ha innalzato a “nostra canzone” (discutibile), “Surfin' USA” con lo speaker che continuava a urlare “California! California!” come se fosse stato il suo unico motivo di vita, con la mia conseguente voglia di strappargli di mano quel fottutissimo microfono e sbatterglielo in testa finchè essa non fosse esplosa in un tripudio di carne sangiunolenta, per poi prendere una scarpa a caso -sicuro che avesse un tacco- e tritarne i resti come se brandissi una mezzaluna, o andare in uno dei campi limitrofi e prendere il trattore Iveco per dissodare quello che del vocalist dalla voce insopportabile e dagli interventi inopportuni rimaneva, o ancora “La tortura” di Shakira, che è la cantante preferita di Dustin, e che quindi ascoltare diventa una vera tortura, (non mica per la sua voce da capra, sia chiaro), io e FB posiamo i nostri occhietti vogliosi su un nuovo esemplare che non ci era mai capitato di vedere prima, dall'aspetto inopportunamente mascolino e vestendo una maglia che probabilmente userei per andare a dormire d'estate. Tuttavia qualcosa di lui ci attirava, come se avessimo dei piombi da pesca nelle mutande e lui fosse la personificazione della calamita ACME, e non sappiamo dire se fosse stato il dubbio che potesse essere etero, oppure fidanzato, oppure minorenne, oppure l'attore di Michael di Queer as Folk USA, del quale condivideva le sembianze (appena un po', e sicuramente con 20 cm di meno. D'altezza.). Tuttavia, sono tutte domande alle quali solo i saggi Biscotti della Fortuna potranno rispondere, perchè tale esemplare venne tristemente perso di vista molto prima che l'ora dei saldi cominciasse.


Non posso esimermi dal raccontare anche il simpatico rifiuto ricevuto da FB, da parte di un tipo anche carino che ballava con Simone capretta, che dev'essere citato da qualche parte. Eccola, la nostra audace FB, che si interpone con coraggio tra i due, puntando la sua preda meglio di Pongo della Carica dei 101. E la preda, come nella migliore tradizione Rogerrabbittiana, mette come sottotitolo “è che mi disegnano così” e respinge dolcemente ma con decisione l'approccio voglioso di FB, che però non si scoraggia e torna da noi esibendo la più menefreghista delle spallucce che io abbia mai visto.


L'unica pecca della serata è stato il dover abbandonare al loro triste destino i braccialetti floreali, che ormai erano diventati parte di me. La separazione è stata dura, ma siamo rimasti amici.

I feel the Cosmo inside of me

Mi sembra abbastanza palese che io non sia una di quelle persone che ringrazia pubblicamente la gente. Neanche privatamente, in effetti. Un sacco di gente spende litri e litri di inchiostro per stampare discorsi di ringraziamento che lasciano un po' il tempo che trovano. Quando ringraziano me, per esempio, l'unica cosa a cui so pensare è "grazie al cazzo, grazie, brutto pezzo di pirla" o qualcosa del genere.
Il ringraziamento è così inflazionato oggigiorno, non trovate?

Tuttavia, ci sono delle occasioni nelle quali non ci si può esimere dal ringraziare. Un po' come quando si riceve un Emmy Award. Tipo quei bei discorsi alla Mariah Carey, o Whitney Houston, giusto per dirne due. Uno di quei discorsi in cui si ringrazia il Signore, la Mamma, la Casa Discografica e i Fans.

Indi per cui, ecco a voi:

Oh...è davvero un onore per me essere qui stasera. E' davvero una cosa che non mi sarei mai immaginato, nemmeno nei miei sogni più audaci. Sarei davvero senza parole, se non avessi preparato una breve lista di persone che mi sono state vicine e che voglio ricordare in questo momento speciale. Prima di tutto, voglio ringraziare Dio che ogni giorno mi da la forza di andare avanti attraverso le avversità della vita. E grazie a mia madre, che mi è sempre vicina in ogni momento triste o felice. (pausa di commozione). Scusate (soffiata di naso). (lacrimuccia).
Grazie ragazzi dello studio, siete fantastici. Senza di voi non ce l'avrei mai fatta. Grazie Carlotta e Milly, siete le migliori. Grazie Jack, RudyRX#h2O, TrilliConLaI. Grazie a tutti, davvero. Onorerò questo premio con tutto me stesso.


Tutto questo, per dire che...ho trovato un cosmopolitan decente qui in italia. Vedo la luce.


Thursday, March 01, 2007

Vibe on!


Perchè non riesco a trovare da nessuna parte la notizia di cui sentii lunedì scorso su radio Deejay sul sondaggio annuale della Durex per il 2006?

Quello in cui si diceva che in italia solo 1 persona su 10 fa uso di vibratori, contro la media americana che sembra essere di 1 su 2(urca!)?
E che le donne italiane preferiscono vibratori che non ricordino forme falliche, ma che abbiano forma di

  • Sirenetta
  • Marmotta
  • Lombrico
e dai colori sgargianti, come l'arancio o il fucsia?

Perchè, perchè, mondo crudele!?