Tuesday, September 16, 2008

I got Carried away. Litterally.

Dovete sapere che da qualche tempo la mia vita è stata arricchita da un nuovo stronzo -e che conseguentemente diventa anche un grande amico. Oggi vi racconto la storia di Paolo, un emigrante del sud che andò a cercare fortuna (e altro) negli Stati Uniti.
Ma trovò un lavoro come gelataio.

Comes out che il suo datore di lavoro da' via visti per lavoratori come se fossero i cucchiaini del gelato..."Posso avere un altro cucchiaino per favore?" "Ecco a lei, gentile cliente del Burkina-Faso!". Tuttavia il nostro povero emigrante, che era a New York non mica per cercare cazzi -si beh, anche quello in fondo, ma chi non lo fa?- ma bensì per completare la sua istruzione accademica in una qualche strana ingegneria, decise che il PhD che stava facendo non era esattamente per lui, e quindi mollò il lavoro da spooner e decise di mollare tutto.

Si raccontano storie al limite della realtà durante la sua permanenza a New York City: storie di passioni, di amori, di vita difficile. Di fame, di povertà, di sporcizia -ma quella è rimasta anche nel suo appartamento attuale: l'olezzo della pizza-kebab (pizza con il kebab sopra) ancora pèrmea l'aria della sala da pranzo. Che è anche cucina, salotto e ingresso. E studio.

E insomma, fortunatamente (per me) decise di tornare a casa, in Italia -anche se entrambi non ci sentiamo a casa in Italia, but what am i supposed to say?!- e dopo svariate peripezie -la sua sì che è una vita avventurosa!- è finito ad abitare a padova. In un monolocale in Prato della Valle. Voglio dire: abita in Prato della Valle. La porta di casa è su Prato della Valle. Very fancy.

Abbiamo subito legato molto, perchè io sono simpatico e di compagnia.
Abbiamo subito legato molto, perchè era solo e triste come un cane abbandonato.
Abbiamo subito legato molto, perchè siamo due filoamericani. Feticisti delle stelle e strisce.

Avevo finalmente trovato qualcuno con cui poter guardare le nuove puntate di Ugly Betty senza dover fermare la riproduzione ogni 30 secondi per tradurre le battute. Qualcuno con cui parlare di quel club di New York. Qualcuno con cui andare alla festa per il 4 luglio alla base americana di Vicenza.

Ma soprattutto, qualcuno che mi disse "no, dai, anche se soffriamo tantissimo aspettiamo che esca il DVD di Sex and the City - the Movie, perchè così possiamo guardarlo in lingua originale. Lo so che sarà difficile, ma davvero non sopporto il doppiaggio".
Così, sabato sera scorso si è tenuto il Sex and the City - the Movie coming out on DVD: fabulous, hot and pink! party. Praticamente, più lungo il nome che il film.
Ma abbiamo adorato. L'attesa è stata ampiamente ripagata dalle risate, lacrime e bitchy quotes del film.

E da grandi fan della serie, il film c'è piaciuto un sacco. Avevamo letto di recensioni che dicevano "sì, è un bel film, ma vi piacerà solo se siete fan della serie". E infatti, le due ore e mezza quasi di film sono volate -a parte una breve interruzione per cucinare un pezzo di salmone in padella. Ehi, qualcosa di rosa ci doveva pur essere, no!?
In realtà abbiamo passato circa mezz'ora per far partire il film sul fottuto MacBook di Paolo -che tra l'altro soffre di fastidiosi problemi da quando ho provato a fargli installare un client per i torrent, qualcuno ha idea di come risolvere la cosa?- perchè quicktime era convinto che il file da 800 mega contenesse solo 32 secondi di film.
Abbiamo sentito la musichetta iniziale per credo 72 volte. Ma potrebbero essere state molte di più. Ipnotica!
E invece no, alla fine tutto si è sistemato, la cena era frugale ma buona (vi sfido a sopravvivere con un pezzetto di salmone in padella: tornato a casa mi sono scafato tipo un etto di bresaola con i grissini) e mancava solo un cosmopolitan a chiudere il cerchio.

Ma non tornerò sull'argomento: qui in Italia i cosmopolitan non li sanno proprio fare.

4 comments:

Anonymous said...

quindi Paolo è come te solo più figo, con casa propria e un MacBook. Quindi Paolo è meglio di te.
Digli di aprirsi un blog così ti smollo e seguo lui :P

Anonymous said...

che bello!le mirabolanti avventure del mio blogghettomane preferito sono nuovamente on line.
ma l'album con le figurine a quando??
lieta di rileggerti
sbaciucch

ConsorzioManzetti said...

evviva sei tornato! :)
se parli del cosmopolitan che ti ho gentilmente scroccato venerdì sera a verona concordo! era rosè... ma che colore è???

Anonymous said...

per favore non nominare più pizza kebab in mia presenza. grazie.

io sexo en nueva york l'ho visto in spagnolo. non ho mai visto il telefilm e quindi non ci ho capito granchè, ma ti assicuro che la doppiatrice spagnola della protagonista deve aver avuto un polipo in gola per tutto il film (oppure c'erano dei problemi di acustica che però affliggevano solo la sua voce, o meglio, il suo naso). ma dura solo 2 ore e mezza? a me saranno sembrate 8...
e la musichetta iniziale rulla, chiaro? sentire i vocalizzi asincronizzati di fergie mentre intona labels or love è stato l'unico motivo per cui ho mosso le mie chiappe verso il cinema all'aperto quella sera.