Sunday, January 27, 2008

Round up!

Ok dunque, è ora di recuperare un po' di tempo perduto (investito) nello studio matto e scellerato che mi ha portato a predere -per ora- un diciotto in Project Management (che non è, a differenza di come son sicuro penserete, il nome di un nuovo gusto di gelato), esame che pensavo addirittura di non aver superato. E sì, benchè mi pesi un po' aver preso solo diciotto, perchè in fondo la materia mi piace, non è particolarmente complessa e il docente, benchè ingegnere, è pure un po' simpatico (ho visto una slide con la foto di Ophra, e sono venuto praticamente),nonostante tutto questo non posso permettermi di perdere altro tempo e di rifiutare i voti. E quindi lunedì mattina vado -occhiaie permettendo- a registrare sto diciotto caduto dal cielo.

Quindi, vediamo un po'. Se mercoledì ho dato l'ultimo esame di questa serie, la sera ero già fuori a festeggiare (ma solo perchè era scaduto l'abbonamento a World of Warcraft ed ero senza soldi nella postepay per rinnovare) la fine dell'isolamento ascetico con Piano D e company. Che secondo me era la vera causa della puzza da piedi insopportabile persistente nella macchina del Piano D, che ormai è stato unanimamente riconosciuto come Autista Definitivo.
Tuttavia il vero motivo per far scomodare il mio maestoso fondoschiena da casa non era festeggiare la fine dei miei esami, ma bensì il compleanno di una amica di non si sa bene chi, ma dopo quella sera, sicuramente non mia e di Piano D.
Ok, in effetti solo di Piano D. Io solo di riflesso, perchè sapete meglio di me come vanno queste cose. Voglio dire, a che livelli di zerbinaggio si può arrivare. Ad ogni modo.
La succitata amica, che per comodità chiameremo con "Ho una quarta abbondante e quel completo intimo fucsia con il pelo sintetico fuori (ma va fuori o dentro?) mi sta piccolo", mi ha fatto sviluppare una teoria che condividerò con voi prossimamente, quando avrò trovato altre conferme empiriche alla mia formula. Ovvero, che la lunghezza dei capelli delle donne sia inversamente proporzionale alla loro intelligenza. Vedi, che so, la Montalcini o la Littizzetto. D'altra parte, vedi la Marini. O la Bellucci.
Così, riempiendo la bocca di Piano D con le mie patatine (argh! le rivoglio tutte!) giusto per non fargli insultare la tettonica amica (che poi amica di chi!?!?!), la serata scorre tranquilla tra frecciatine acide e discussioni sui pesci parassiti brasiliani che crescono nella vescica.

Facciamo scorrere velocemente il nastro a venerdì sera, quando, circa verso le otto e quaranta di sera, ricevo un sms. Io, col boccone in bocca (in realtà no, qui si mangia alle sette e mezza a far tardi), impreco un po', e poi accetto di buon grado l'invito dell'oramai mitologico Emme Puntino.
Ogni giorno, nella mia casella di posta, ricevo lettere di ammiratori ed ammiratrici dello splendido Emme Puntino, che lo idolatrano come se fosse ricoperto d'oro e avesse un fallo lungo 50 centimentri. Ed autoreggente.
Ebbene, pagani, smettete di adorare tal fallica statua, perchè ormai anche lui ha raggiunto la ragguardevole età di quaranta anni. Ebbene sì, anche gli Emme Puntini invecchiano.
Dopo avergli debitamente ricordato (con una stupida scusa quale "mi hai avvertito troppo tardi") che non avrebbe ricevuto alcun regalo da me, eccomi al solito bar frocio in cui ormai si conoscono anche i batteri della tazza del cesso, visto che siamo sempre lì, a sorseggiare in compagnia calici di Champagne ( o il surrogato economico, quello da banco), mentre il mio autista Giorgio, anche conosciuto con il simpatico appellativo di "terrona" soffre in silenzio appoggiato al muro per una gastrite fulminante. Povero caro, vedi che succede ad ingoiare?
Ad ogni modo, come da copione, attorno all'alcool c'è anche Piano D. Ovviamente accompagnato dalla compagnia della Macchina, ma senza la donna biologica dalla vescica debole (mi dicono che anche le donne abbiano la vescica, è vero?).
Ora, ora. Io potrei sbagliare (raramente) e vedere cose che non esistono (non succede mai), ma secondo me il Piano D si sta prendendo un po' troppe libertà. Cioè, visto che è abbastanza palese che mi piaciucchia un po', intuibile soprattutto nel nostro scambio epistolare (via sms, benedetta vodafone), il succitato Piano D, che in effetti è un giovane omino di soli diciannove anni, come direbbero a roma, "Ce marcia un po' sopra".
E capite bene che io, con una certa reputazione da difendere, non posso certo farmi prendere per la collottola da un diciannovenne ed essere sballottato di qua e di la come un gattino preso per la collottola. In primo luogo perchè la collottola non ce l'ho, ed in secondo luogo perchè non sono un gattino.
Miao.
Quindi ho pensato che il modo per rispondere alle provocazioni fosse...farlo ingelosire.
Problema: con chi? Ecco quindi che, grazie all'ultimo santo bicchiere di spumante comincio a raccontare storie imbarazzanti del mio capodanno e delle mie palle. Di capodanno. Ad un tizio che era lì probabilmente per caso -in realtà no-, che risponde al nome di Andrea (un nome, un destino) e che oggi scopro essere un veronese che studia non_si_sa_bene_cosa a padova. Un tizio alto, magro e ricciolino, che mi ricorda qualche vecchio amico d'infanzia. Si beh, magari non così alto, visto che si avevano tipo 10 anni, ma comunque.
Tuttavia, il mio malefico piano non ha successo, perchè qualche maledetto omosessuale con lo chignon ha la brillante idea di tampinare il mio Piano D. Ovviamente. Che domande. Come se non si vedesse abbastanza bene il cartello "Proprietà Privata" che gli ho opportunamente appicciato in fronte.
Ormai la serata è persa, e mi ritiro con il mio autista (che morirà dai dolori all'altezza dell'autogrill, implorandomi di prendere il suo posto alla guida della sua macchina. Grazie champagne) nella mia tenebrosa tana, pianificando la prossima vendetta, e con messaggi minatori del tipo "Ma il tizio ci provava con te? Che non si azzardi più, o con quelle mani non toccherà mai più nient'altro (Cit.)". E successivi messaggi dal contenuto profondo e personale, che stranamente non riporterò.
Ma che tuttavia non cambiano la situazione, ovvero che secondo me Piano D non ci sta. E io che sono un amante delle conquiste impossibili non posso smettere di assediare il suo castello (metafora) finchè non sfonderò la porta (letterale).

Un altro problema è: visto che ho inaspettatamente più di un castello da poter assediare, sarebbe meglio prendere quello con la scala o tentare la scalata con corde e rampini? E ancora: ho veramente voglia di scalare muri? Inoltre: qual'è il segreto di Emme Puntino? Infine: Riuscirò a dormire più di 5 ore stanotte?

Prossimamente: la lista dei castelli da assediare, l'intervista fittizia alla badante di Emme Puntino e il report del sabato sera. Stay tuned!

4 comments:

Susanna said...

Volevo solo farti notare che i miei capelli sono moooooooooooolto lunghi! >:-|

Anonymous said...

che poi a voler essere pignoli... ah 19 anni. prendilo in un angolo, sbattitelo e mandalo a cagare :D

Ale said...

Oh andiamo, non possiamo mica rovinare i giovani gay come hanno fatto con noi. Abbiamo contratto un impegno con la Società.
Ahr ahr.

Anonymous said...

Brutta zoccola, hai l'orologio col fuso orario di Bratislava? erano le SEI E MEZZA quando ti ho mandato l'SMS!!! ho calcolato il tempo giusto per permetterti di restaurarti - cinque ore - e per evitare che tu andassi di corsa all'Auchan a prendere il TenaLady come mio regalo! tzé!

:D

E comunque, noi esseri mitologici non temiamo il passare del tempo, perché lui passa ma noi restiamo...

M.